venerdì 7 settembre 2012

Via di Pietralata tra degrado e auto in divieto

Ieri mattina nella strettissima e imbottigliatissima via di Pietralata, all'altezza dell'incrocio con via del Forte, c'è stato l'ennesimo incidente stradale. Due furgoncini ed una macchina si sono scontrati, causando danni, feriti e ovviamente problemi alla circolazione. Non conosco di preciso le dinamiche del sinistro, però alcune riflessioni a margine mi sento di farle.

Anzitutto mi domando e domando: quanto è sicura la viabilità in un tratto viario - i cartelli riportano da anni l'indicazione "strada dissestata" - in cui non c'è segnaletica orizzontale e verticale? Piena di buche e con un tracciato discutibile? Ma soprattutto: quanto è ancora  tollerabile che, nel tratto compreso tra via dei Durantini e la cosiddetta "Curva della Morte" (via di Pietralata, altezza civico 206), le macchine siano parcheggiate permanentemente lungo il ciglio della strada, nonostante il divieto di sosta, quando non addirittura sui marciapiedi???? Ma lo vogliamo capire che un automobile (o uno scooter!) in divieto di sosta è un pericolo per l'intera comunità???? Perchè restringe la carreggiata. Perchè ostruisce la visibilità. Perchè costringe i pedoni a scendere in strada. E magari sono anziani, o disabili, o mamme con la carrozzina! Non è un caso allora che si parli ora di introdurre il reato di omicidio stradale: chi parcheggia a cazzo di cane - questo deve essere chiaro e limpido! - mette a repentaglio l'incolumità altrui. Alla stessa stregua di chi guida ubriaco o schizza a 150 km all'ora in città!

Mancano i parcheggi, certo. Lo stramaledetto progetto del Print ce li promette, ma poi manco l'ombra. I box, quei pochi che ci sono, hanno prezzi stellari. Tutto vero. A questo aggiungiamo l'accondiscendenza dei vigili urbani che nicchiano, che non intervengono, che chiudono gli occhi davanti alle fila di auto in divieto. Di nuovo tutto vero. Ma non sufficiente per giustificare il parcheggio prepotente ed aggressivo. Troppo comodo ingranare la prima e salire sul marciapiede, per fermarsi sotto casa. Quasi che due passi a piedi facessero male! E invece no. Bisogna lasciare la macchina davanti al portone d'ingresso. Poi se il pedone non passa, chissenefrega. Poi se si forma la classica fila interminabile, perchè ad esempio due autobus provenienti da opposta direzione non passano, sti cazzi!

E così facendo che si alimenta un circolo non-virtuoso fatto di maleducazione, pericolo, degrado, sciatteria, aggressività e stress. Piccole, ma importanti abitudini quotidiane che potrebbero migliorare la vita di tutti, a cominciare dalla propria. Come? Proviamo a parcheggiare dove si può, nel rispetto degli altri. Anche se questo può significare 5 minuti a piedi.

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