Parola di Fabio Battagia, AD di Grandi Stazioni, a Natale del prossimo anno l'80% degli esercizi commerciali della Nuova Stazione Tiburtina avrà aperto i battenti.
Con un ritardo non giustificabile al di fuori dei confini patrii, il Gruppo Grandi Stazioni comunica che a partire da gennaio 2013 verranno aperti 2/3 negozi al mese, per arrivare a settembre con il 60% degli esercizi già operativi. In particolar modo si priviligeranno punti di ristorazione veloce, librerie, edicole e store di abbigliamento.
Il primo scandalo è quello di una stazione che inaugurata oltre un anno fa (con tanto di Presidente della Repubblica) ancora giace vuota, inanimata, vera e proria cattedrale nel deserto.
RispondiEliminaL'ulteriore, e ancora più grave scandalo, che fa pensare a un fallimento di tutta l'operazione (costosissima), è dato dal fatto che tutto ciò che doveva essere realizzato intorno non è stato assolutamente fatto.
La nuova stazione doveva far parte di un più ampio intervento urbanistico di riqualificazione dell'intero quadrante. Doveva sorgere una vera e proopria centralità urbana, in grado di riconnettere due quartieri, Pietralata e Nomentano, attraverso una grande galleria aerea, a cui era affidato il compito di ricucirli. Erano previste nuove direzionalità, parchi, nuova viabilità, ma di tutto questo dal lato Pietralata non c'è traccia. Ancora non è accessibile l'ingresso lato Pietralata (anche questo "vittima" di una precedente inaugurazione).
In sostanza si sta connettendo una realtà urbana consolidata (Nomentano) al nulla, al deserto e al degrado dell'altro lato (Pietralata).
Condivido in toto. La Nuova Stazione Tiburtina avrebbe dovuto essere il volano per la riqualificazione dell'intero quadrante e in particolar modo del versante Pietralata. Che ad oggi apparirebbe, allo sfortunato viaggiatore che vi si dovesse imbattere, in tutta la sua magnificenza di paesaggio lunare...
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