martedì 12 febbraio 2013

Intervista all'On. Fabrizio Santori, candidato alla Regione Lazio

Pubblichiamo una breve intervista all'On. Santori, candidato alla Regione Lazio, per capire la sua posizione e il suo possibile impegno rispetto ad alcuni problemi che interessano Pietralata.

1)    On. Santori, Lei si è ufficialmente candidato alla Regione Lazio. Al netto delle effettive disponibilità economiche della Regione e delle sue competenze, se venisse eletto, quali sarebbero i tre principali vettori di intervento che caratterizzerebbero il suo mandato?

Il mio programma elettorale è semplice e chiaro, fatto di alcuni punti che sono fondamentalmente gli stessi che ho promosso e difeso nel corso di tutto il mio percorso politico, da quando ho iniziato come consigliere al XVI Municipio fino ad oggi che ancora ricopro la carica di consigliere di Roma Capitale e di presidente della Commissione Sicurezza: trasparenza e abbattimento dei costi della politica, sanità ambiente e occupazione giovanile. Al primo posto, volano di quella rivoluzione che Roma ed il Lazio, ma in verità tutto il Paese aspettano da anni, io ci metto il merito. Un colpo di spugna a scorciatoie e  raccomandazioni, un segnale chiaro contro la logica delle spartizioni di partiti e sindacati che passi dall’eliminazione della casta, con incarichi basati sul merito e dunque nella piena trasparenza, perché chi vale non ha paura di competere lealmente. Ottenere questo significa già risparmiare, razionalizzare la spesa, finirla una volta per tutte con le mangiatoie di incapaci che sperperano a volte per ingordigia, ma altre volte per pura e semplice stupidità, protetti dai padrini e dalla possibilità di spendere i soldi che non sono i loro, ma quelli dei contribuenti. La sanità deve avere al centro i malati e piantarla di credere di risolvere i problemi chiudendo gli ospedali, è necessario controllare e decidere caso per caso. Questo settore occupa oltre il 70 per cento del bilancio regionale, è giusto dunque che la politica si riassuma il suo ruolo e lo svolga pienamente con competenza e serietà. Basta commissari, basta emergenze, basta scandali, basta baronie e sprechi. Mettere fine a tutto questo consentirebbe di risparmiare tanto di quel denaro da potenziare sensibilmente un apparato sanitario che già oggi, se funzionasse a dovere, certo non sarebbe inadeguato e insufficiente come invece lo percepisce, purtroppo spesso non a torto, la maggior parte dei cittadini, costretta a subire liste d’attesa che superano i 300 giorni per un comune accertamento come un’ecografia, un ecodoppler o una risonanza. Voglio cancellare l’onta dei Fiorito e dei Maruccio, puntare al rilancio dell’occupazione, soprattutto giovanile, mettendo insieme quegli elementi fondamentali per la crescita che tra loro si contemperano e si accrescono, completandosi a vicenda e creando lavoro e ricchezza.  Penso dunque al rilancio del settore del turismo e all’innovazione tecnologica, alla difesa dell’ambiente, alla tutela dell’identità del territorio, contrastando la speculazione edilizia, risolvendo il problema dei rifiuti trasformandoli in una risorsa, e attraverso la valorizzazione delle riserve naturali e dell’agricoltura. In primo piano deve rimanere la solidarietà, ma una solidarietà costruttiva che dica basta alle politiche dell’elemosina e, garantendo percorsi affidabili per gli anziani, promuova la crescita sociale e culturale dei più deboli. E’ necessario dare nuovo slancio alle politiche sulla casa, per costruire nuovi alloggi popolari in cui gli italiani abbiano la precedenza in graduatoria, ma anche promuovendo il mutuo sociale. I mezzi pubblici devono funzionare e porsi come alternativa efficace ed efficiente all’uso dei mezzo privati. Tutto questo costa, è vero. Ma i soldi ci sono, dobbiamo solo imparare a vigilare meglio perché siano posti veramente a disposizione della comunità che li fornisce, e chiudere per sempre il sipario sulla tragedia della corruzione e del groviglio di responsabilità a livello politico, amministrativo, finanziario ed economico che sta rischiando di distruggere l’intera Nazione.

2)    Recentemente è stato approvato dal Governo il progetto di riqualificazione di Pietralata. Tanto entusiasmo, ma anche tanto timore perché in passato si sono succeduti spesso annunci cui è seguito un nulla di fatto. Dalla Regione in che modo e con quali tempi si impegnerebbe perché questa occasione non vada persa? 

La grave crisi economica ed alcune timidezze del governo di centrodestra al Campidoglio, hanno bloccato il percorso di riqualificazione che pure proprio la giunta Alemanno, dopo decenni di promesse mancate del centrosinistra, aveva finalmente iniziato, avviando il progetto Sdo. Dopo gli sgomberi degli insediamenti rom, oggi è prevista in particolare la riqualificazione di via delle Cave di Pietralata, la realizzazione di un’area verde con ampi luoghi di parcheggio nella zona, che andranno a servire la stazione metropolitana di Quintiliani e la zona densamente popolata a ridosso di Largo Beltramelli,  fino a Via dei Monti Tiburtini, oltre alla costruzione del campus universitario dell’università La Sapienza. Ma prima è necessario  velocizzare le operazioni  di bonifica  per  restituire maggiori servizi e una migliore qualità della vita alle migliaia di residenti del quartiere. Non lo abbiamo dimenticato, anche se temo che riuscire a realizzare una viabilità adeguata alle necessità odierne in una zona nata senza un progetto che guardasse alle esigenze del futuro, non sarà cosa semplice. Ma faremo ogni sforzo necessario, Pietralata attende da decenni una rinascita che è e deve rimanere tra i primi impegni di un amministratore pubblico. Vigileremo e solleciteremo per garantire trasparenza e legalità, come del resto è già avvenuto durante il mandato in Campidoglio, anche dalla sede regionale, dalla quale potremo intervenire anche attraverso nuove leggi utili a risolvere i problemi della zona,  perché si ponga fine ad un ritardo decennale che non può e non deve prolungarsi ancora.

3)    La delocalizzazione degli autodemolitori e la delibera di attuazione del Print sono due importanti problemi irrisolti di Pietralata. In questi anni si è assistito a numerose promesse, ma a nessun intervento fattivo. Lei come pensa di poter risolvere queste due faccende che si trascinano da anni, con una pericolosa staffetta tra la Regione e il Comune? 

Credo nel progetto Print, che prevede opere pubbliche per circa 30 milioni di euro a Pietralata, e in quello di delocalizzazione degli autodemolitori. La riqualificazione del quartiere va di pari passo con la delocalizzazione, attraverso la bonifica delle zone che fino ad oggi sono occupate da queste attività. Ho insistito molto, sollecitando l’assessorato capitolino competente, perché si desse il via al progetto che prevede la delocalizzazione per gli autodemolitori. L’ordinanza n. 13 del 28 giugno 2012, firmata dal sindaco Alemanno in qualità di delegato per la delocalizzazione dei centri di autodemolizione e rottamazione e fortemente richiesta dalla Commissione Sicurezza da me presieduta, è stata un passo importante, ma risultati significativi ancora non se ne sono visti. Dalla Regione non abbandonerò certo la battaglia e sarò al Vostro fianco perché Pietralata diventi finalmente un quartiere modello, sia dal punto di vista economico che da quello della vivibilità cittadina, con servizi e verde pubblico, con adeguati trasporti e poli di aggregazione sociale e culturale. Ritengo di poter affrontare questa sfida con mezzi più adatti viste le competenze specifiche dell’ente. Anche in questo caso, comprendo le perplessità dei residenti che protestano da anni. Occorrono procedure snelle, evitando il continuo rimbalzo di responsabilità tra Roma Capitale, la Regione e i commissari, e determinando un ente che possa agire con poteri pieni e concreti,  un più semplice accesso ai finanziamenti e soprattutto un lavoro paziente ed efficace per abbattere quelle sacche di resistenza che spesso sono basate solo su banali incomprensioni ed equivoci. Resistenze che, con ampie  spiegazioni e garanzie, e con i necessari confronti,  sono certo potranno essere superate una volta per tutte. 

8 commenti:

  1. Questi signori,come se niente fosse, continuano a blaterare le solite vaghe promesse. Dopo 15 anni di inconcludente centrosinistra, altri 5 anni di immobIlismo e di fanfaronate propagandistiche.
    Un solo commento:
    IL VOSTRO TEMPO E'SCADUTO!

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  2. Ciao sono Enrico, io mi stupisco che ci sia gente che ancora ascolta queste persone qui: questo dà solo risposte astratte e vaghe facendo capire bene tra le righe che lui va in regione perché è una poltrona come lo era quella di consigliere comunale. MA COSA DEVE INIZIARE A FARE QUESTA GENTE PER NON FARSI VOTARE PIU'?!?

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  3. Nell'articolo non è riportato il partito di riferimento del sig. Santori...è stata una svista? Oppure dire che appoggia Storace è un punto di demerito?...poi il suo bacino elettroale è il XV Municipio, quanto gli importa veramente di Pietralata?

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  4. La solita tiritera di luoghi comuni e impegni generici, ma d'altronde siamo in campagna elettorale ed anche un piccolo blog di quartiere fa comodo.

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  5. bla, bla, bla......., copiato l'articolo e messo da parte, se dovesse essere eletto ne riparliamo tra qualche annetto.

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    1. Il signore in questione è stato eletto, ora vediamo cosa farà per il nostro quartiere. Intanto:http://www.romafaschifo.com/2013/03/aver-votato-fabrizio-santori-perche.html

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  6. Ho sempre seguito con interesse gli articoli di questo blog. Tuttavia devo dire che non ho gradito per nulla questa intervista. Spero quantomeno ne seguano altre con politici di altri partiti. Fare una singola intervista ad un esponente de La Destra, partito che ha messo sui sui banchetti a Frascati la bandiera celtica, non è sicuramente una bella cosa!

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  7. Rispondo prontamente all'ultimo post. Sono in attesa delle risposte dell'on Valeriani (PD) e del Movimento 5 Stelle. A tutti e tre sono state sottoposte le medesime domande e la scelta dei candidati non è stata casuale. L'on Santori, in quanto Presidente della Commissione Sicurezza, è stato più volte interpellato sulle questioni relative agli autodemolitori e alla presenza di accampamenti abusivi (es. Quintiliani e Monti Tiburtini). L'on Valeriani già in passato si è affacciato sulla scena di Pietralata e anche recentemente ha promosso un incontro presso il Lanificio Luciani. Il M5S, infine, rappresenta quella novità politica, a cui anche molti lettori del blog guardano con un certo interesse. Mi è quindi sembrato opportuno rappresentare su "Pietralata Il Fatto" le opinioni e gli impegni di chi si propone alla guida della Regione Lazio

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