giovedì 4 aprile 2013

Elezioni: dopo i marciapiedi, ci si ricorda delle strisce pedonali

Niente, non c'è nulla da fare. Ai nostri politici manca decisamente la fantasia. E in assenza di questa, gli autorevoli governanti - o aspiranti tali - si affidano ad un consolidato copione che evidentemente, a dispetto di quello che si può credere, garantisce ancora visibilità e una buona dote di voti. 

Il film è sempre quello: con le votazioni nel mirino, si riscopre il valore del territorio ed il senso di solidarietà e di giustizia sociale. Con una particolare predilezione per i quartieri più degradati e generalmente poco attenzionati come Pietralata. Ecco allora che dopo i  marciapiedi, rifatti in perfetta sincronia con le elezioni regionali, ora è la volta delle strisce pedonali, del cui rifacimento se ne è occupato in prima persona un candidato alle primarie per la Presidenza del IV Municipio (ex V) di Roma Capitale, improvvisamente preoccupato per la sorte delle migliaia di persone che ogni giorno attraversano una via di Pietralata priva di segnaletica orizzontale.

Gesti nobili, e indubbiamente importanti, ma che l'esperienza ci insegna essere circoscritti al solo periodo pre-elettorale.

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