martedì 11 febbraio 2014

Print: lunedì prossimo un incontro per discuterne

Dei Print se ne parlerà sempre. Soprattutto di quello di Pietralata. Forse perchè è un argomento buono per imbastire un convegno e darsi un pò di visibilità. E' un cavallo di battaglia, spendibile prima delle elezioni, per raccattare qualche voto. O durante il mandato, per dare l'impressione che si stia lavorando per imprimere una reale svolta ai quartieri interessati.

Per chi ancora credesse alla favola della rigenerazione urbana, lunedì 17 febbraio, presso l'Acer di Villa Patrizi 11 si terrà un incontro sui Print, per analizzarne le potenzialità. Tra i relatori, l'immancabile Assessore alla Trasformazione Urbana del Comune di Roma, Giovanni Caudo e altri esponenti del mondo dell'Urbanistica, oltre ad alcuni rappresentanti dell'Isveur. 

4 commenti:

  1. I Print sono progetti di riqualificazione urbana che prevedono la compartecipazione del pubblico e del privato. Oggi, il Print giunto nella fase più avanzata è proprio quello di Pietralata. Il suo iter parte dal lontano 2006...

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  2. Da quanti anni si legge che il Print Pietralata è in fase di approvazione definitiva o addirittura “è già operativo”?
    Si susseguono incessantemente progetti, convegni, delibere, dibattiti ma, come in un videogame, appare sempre all’orizzonte un nuovo mostro da sconfiggere:
    “LA DELIBERA DI APPROVAZIONE DEFINITIVA”.
    Dal 2006 sono passati otto anni e tre giunte capitoline - con rispettivi assessori all’urbanistica – eppure l’unico fatto che si produce è l’ennesimo seminario sulle potenzialità dei PR.INT.

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  3. Quando dalle nostre parti si sente parlare di riqualificazione urbanistica, ci viene l’orticaria. Basti pensare a vicende tragicomiche come lo SDO, lo stesso Print, la dismissione delle caserme, ecc. Da anni, in alcuni casi decenni, sentiamo parlare di progetti, programmi, delibere, il solito libro dei sogni che si rinnova periodicamente e regolarmente viene smentito dall’incapacità di realizzare alcunché.
    Il nuovo assessore all’urbanistica dirà che non ha responsabilità, che è in carica da soli nove mesi e ha ereditato una situazione difficile. E ‘ vero, ma il problema è che le stesse parole le abbiamo sentite dal suo predecessore e dal predecessore del predecessore.

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